Public_Speaking

Essere buoni leader e brand ambassador dentro e fuori l’azienda, con il public speaking.

Mi sono spesso ritrovata a rispondere alla domanda “Tiziana, come posso contribuire a far crescere la mia impresa?”. Rispondendo “Con il public speaking”, ho stupito più di un interlocutore. 

Tendiamo a pensare che in ambito lavorativo contino solo le competenze più tecniche: conoscere a menadito un mercato straniero, parlare fluentemente un’altra lingua, far quadrare i conti. Non sono solo questi però gli elementi che permettono ad un’impresa di incrementare il suo valore.

Alla base di qualsiasi interazione umana c’è sempre la comunicazione. Dalla gestione del team di lavoro, alla presentazione per la chiusura di un accordo commerciale, tutto dipende dalla tua capacità di coinvolgere chi hai davanti. Anche saper trasmettere autorevolezza ed empatia è un muscolo che può e deve essere allenato. 

Per costruire una strategia vincente, devi tenere conto del public speaking, l’arte di parlare in pubblico. Un certo talento nel catturare l’attenzione delle altre persone ti è utile sia con soggetti esterni all’azienda, durante una convention o un’intervista, ma anche con i tuoi collaboratori per il meeting settimanale. Un adeguato tono di voce fa scintille in tutte le occasioni! 

Il public speaking è proprio questo: creare speech brevi ed emozionanti, coinvolgere l’audience comunicando con chiarezza e competenza. Arrivare al punto e mantenere alto l’interesse di chi ti circonda. Sfoggiare uno stile unico e riconoscibile, trasmettendo emozioni e arrivando al cuore del tuo pubblico. 

Tanti clienti mi chiedono consigli su come superare la paura di parlare davanti a un gruppo di persone. Gli accorgimenti non sono pochi, ma per fortuna, sono facili da attuare

In primis, vietata l’improvvisazione. Quando si affronta una platea non si può arrivare impreparati, si rischia di non riuscire a far passare il messaggio e annoiare il pubblico. Sembrerà banale, ma prepararsi una scaletta (anche di pochi piccoli punti), farà la differenza. 

Si deve poi tenere a mente che la comunicazione si forma di una parte verbale, una paraverbale e una non verbale. È sull’equilibrio tra queste tre che si basa la disciplina del public speaking. Per esempio: così come sorridere mentre si parla crea un’atmosfera coinvolgente, anche mettere le mani bene in vista comunica apertura e onestà. 

È importante poi creare un dialogo con il tuo pubblico. Nella comunicazione, c’è chi parla e chi ascolta. L’oratore deve essere sì in grado di rimanere in contatto con la propria audience, ma anche di cogliere eventuali segni di noia e cambiare rotta. Il modo migliore per dialogare con un’audience è raccontare qualcosa di te: aprirti ti farà risultare più empatico. 

Costruire relazioni personali e professionali più durature, migliorare il proprio personal branding, aumentare la produttività all’esterno e all’interno dell’azienda… padroneggiare l’arte del public speaking ti porta a questi e molti altri risultati. Per questo ho deciso di inserire corsi specifici sull’argomento in ben due dei servizi offerti di Cassiopea: il supporto alla leadership e il brand ambassador. 

Scopri come possiamo aiutarti a diventare un leader o un testimone del marchio più convincente, qui: www.cassiopeaweb.com/servizi/

Tiziana Recchia

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