Imprenditoria femminile: quando la donna è al centro dell’azienda

Determinazione, adattamento, empatia: questi i valori della leadership femminile in azienda. Valori che sono diventati sempre più importanti nel panorama moderno. Tuttavia, solo un’impresa su quattro è a guida femminile. Inoltre, nonostante molte donne con la pandemia abbiano dovuto rinunciare al lavoro, con il rilancio le donne ai vertici secondo Unioncamere sono 8.600 in più.

Un valore aggiunto di cui il Paese ha bisogno, lo testimoniano le priorità del PNRR. Il Fondo impresa destina infatti alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle lavoratrici autonome 200 milioni di euro come incentivi e contributi a fondo perduto.

Leadership femminile e parità di genere

Il modello storico di leadership maschile

I motivi del limitato accesso delle donne a ruoli manageriali è sociale, più che biologico. Come spiega Simona Cuomo, professoressa di Leadership, Organization and Human Resources presso l’SDA Bocconi, fino a poco tempo fa le caratteristiche del leader erano più “maschili”. Razionalità, distacco, orientamento alle performance, il modello del leader “classico” è stato fortemente influenzato dal fatto che le posizioni di potere venivano assunte dagli uomini. Un modello influenzato dal passato: se le donne si sono sempre occupate più degli aspetti di cura, è solo per costruzione sociale.

Questo modello binario porta però con sé dei preconcetti. Contrapporre valori maschili e femminili impone a donne e uomini in posizioni di potere valori differenti. Se gli uomini devono dimostrarsi ambiziosi e audaci, le donne sul lavoro devono invece fare da mediatrici nei conflitti e trovare soluzioni. Per questo motivo le imprenditrici e le leader hanno scelto storicamente di adattarsi alla cultura lavorativa maschile, sacrificando i tratti più femminili.

Donne e lavoro

Le caratteristiche imposte da questo modello, tuttavia, non sono innate. Si tratta in realtà di attitudini imposte principalmente all’uno o all’altro genere.

L’audacia, per esempio, non è una caratteristica solo maschile. Secondo uno studio del Global Business Entrepreneurship Monitor, le imprenditrici hanno più probabilità di proporre business innovativi. E così anche per la competitività: le donne riuscirebbero ad individuare meglio i bisogni del mercato e a coglierne le opportunità, con maggiori ritorni per gli azionisti. Questi risultati sono una conseguenza della particolare impostazione mentale della donna leader. Affermarsi in un ambiente prevalentemente maschile spinge le imprenditrici ad essere motivate, migliorarsi e imporsi standard elevati.

A svantaggio paradossalmente degli uomini: in un ambiente meno ostile, la spinta all’apprendimento e al miglioramento continuo è limitata. In un contesto mutevole come quello moderno, ciò rischia di risultare penalizzante sul lungo periodo.

Il cambiamento moderno

Oggi, parlare solo di leadership maschile o femminile non è più attuale. Indipendentemente dalle diversità tra lo stile di leadership maschile o femminile adottato principalmente in un’azienda, ciò che conta è un’alta competenza, professionalità, etica e reputazione e capacità di generare valore aggiunto.

Le capacità sociali, l’ascolto, la collaborazione tipiche di una leadership femminile sono fondamentali per gestire la complessità delle organizzazioni e per un rilancio post-pandemico. Nel nuovo contesto lavorativo a distanza, per esempio, diventa fondamentale valorizzare il senso di appartenenza e l’ascolto collaborativo.

I collaboratori stessi sostengono questo cambiamento. Fenomeni recenti come le “Grandi dimissioni” sono sempre meno legati a fattori economici, quanto alla ricerca di ambienti lavorativi in cui predominino tratti “femminili”. Flessibilità, empatia, collaborazione, crescita e soddisfazione personale sono diventate le parole chiave della leadership e dell’imprenditoria, indipendentemente dal genere.

Come favorire l’empowerment: il coaching e la formazione

I tempi e i modelli di riferimento sociali non sono più gli stessi. I giovani cercano leader diversi rispetto al passato, e i valori stanno cambiando. I mutamenti sono trasversali in tutti i settori economici: dal lavoro, alle relazioni, fino alle aspettative dei consumatori nei confronti della responsabilità sociale delle aziende.

Leadership maschile e femminile possiedono ciascuna specifiche potenzialità. Se i cambiamenti culturali e organizzativi su vasta scala sono fuori dal controllo individuale, a livello personale si può fare molto per migliorare la propria leadership.

Il coaching e la formazione rappresentano ottimi strumenti sia per l’empowerment femminile, che per costruire leader che coniughino logica maschile e femminile. Per questo Cassiopea offre consulenza, supporto alla leadership e life coaching.

Perché scegliere Cassiopea per il coaching?

Attraverso il coaching, Cassiopea aiuta le professioniste ad ottenere una maggiore sicurezza in sé stesse, e una profonda consapevolezza del proprio ruolo professionale. I professionisti possono invece esaminare il proprio modello di gestione per adottarne un modello più inclusivo e orientato alla valorizzazione delle diversità.

Cassiopea si occupa inoltre di supporto alla leadership, per professionisti che vogliano diventare un riferimento per i dipendenti e sviluppare pubbliche relazioni durature. Non solo, Cassiopea infine organizza anche corsi orientati alla crescita continua, su temi come la leadership situazionale, la gestione dei conflitti e l’analisi relazionale.

Contattaci dunque per iniziare un percorso di life coaching, o per una consulenza di supporto alla leadership.

Tiziana Recchia
Fondatrice, titolare e amministratrice di Cassiopea. Da quasi 30 anni è business e life coach, si occupa di formazione e supporta le aziende nei momenti di cambiamento. Collabora con la redazione de “La Cronaca” per portare il suo punto di vista esperto nel mondo del business.

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