Da dipendente a imprenditore: il percorso di Barbara Barbirato in Omega

“Dovevamo staccarci dalla nostra operatività, dalle attività di cui ci eravamo occupati per anni all’interno dell’azienda. Dovevamo fare il salto, da imprenditori a manager, e cambiare mentalità, modo di ragionare. È stato complicato e l’apporto di Cassiopea si è rivelato determinante”. Barbara Barbirato è entrata in Omega, azienda di Quarto d’Altino specializzata nella semplificazione dell’organizzazione gestionale d’impresa, quando aveva 19 anni. Era il 1999, lei faceva la centralinista. Negli anni è cresciuta con l’azienda, passando all’amministrazione e poi alla gestione della contabilità fino a essere nominata presidente del cda di Omega Gruppo, diventato nel frattempo una realtà da 120 dipendenti e oltre 23 milioni di fatturato. E i tre fondatori, Franco Marcati, Michele Dittadi e Pierluigi Pizzo, hanno visto in lei e in altri cinque suoi colleghi, i futuri imprenditori che daranno continuità all’azienda.

Un passaggio generazione interno, quindi, nel quale tutti sono stati presi per mano da Tiziana Recchia, in un percorso finalizzato a creare una organizzazione solida, orizzontale e capace di affrontare le sfide del futuro. “Un percorso – sottolinea Barbara – nel quale abbiamo imparato a elevare il nostro pensiero, i nostri ragionamenti, delegando ad altri l’operatività alla quale ci eravamo sempre dedicati. E, grazie a Cassiopea, abbiamo appreso anche gli strumenti per dialogare tra di noi”. Perché, se con i tre soci fondatori la relazione era sempre stata trasparente e diretta, quello che mancava per fare il salto in avanti, era la comunicazione tra i componenti di questa “fascia intermedia” di manager.

“Abbiamo appreso un metodo – prosegue Barbara – che ci permettesse di strutturare un confronto parlando lo stesso linguaggio: venivamo da settori diversi, avevamo competenze differenti quindi c’erano anche criticità nella comprensione reciproca. Credo che la difficoltà più grande sia stata proprio questa – ammette – imparare ad aprirci tra di noi. Ma, accompagnati in questo percorso, abbiamo imparato a relazionarci, utilizzando strumenti di valutazioni e di monitoraggio uniformi, per avere così risultati comparabili. Oggi sappiamo confrontarci su temi aziendali, sugli obiettivi strategici e insieme ai tre fondatori siamo in grado di vedere insieme la strada da seguire e quindi il percorso che ognuno di noi deve fare. È stato un cambio fondamentale, che ci ha permesso di passare da dipendenti a manager, a tutti gli effetti”.