Cambiare vita? È un viaggio che inizia da noi stessi

Almeno una volta nella vita, tutti abbiamo sentito la necessità o il desiderio di cambiare. La lista di ciò che capita di voler migliorare o trasformare è lunghissima, ma troviamo sempre qualche nuova voce da aggiungerci: la forma fisica, il posto lavoro, la conoscenza del mondo, le amicizie, il partner, il nostro stato d’animo, la casa, i valori…

Il cambiamento ha un grande fascino per tutti, anche se solo pochi coraggiosi, di fatto, decidono di affrontare una fase di rinnovamento. Sorge spontaneo chiedersi perché sia così e la risposta che do io è che cambiare ci fa paura.

La paura è come una spia luminosa che si accende dentro di noi, un segnale di allarme per prepararci alla difesa contro un pericolo. È un importante meccanismo di protezione ancestrale, animale, essenziale per la nostra stessa sopravvivenza. Ma se il cambiamento è ciò che desideriamo, perché sentiamo l’istinto di difenderci?

Tutto ciò che conosciamo ci è familiare, non ci spaventa perché sappiamo come controllarlo. “Lasciare la strada vecchia per quella nuova”, come recita il detto popolare, fa invece nascere in noi una sensazione di smarrimento. Nel momento in cui ci confrontiamo con l’ignoto ci sentiamo disorientati e impauriti. Più scarse sono le informazioni che abbiamo sul come saranno le cose dopo aver affrontato un cambiamento nella nostra vita, maggiore è l’ansia con cui ci troviamo a dover fare i conti.

La paura è un meccanismo istintivo che possiamo però cercare di arginare e superare. Partiamo con il fare a noi stessi delle domande: che cosa voglio cambiare di preciso? Quali risultati voglio ottenere? Quali effetti produrrà nella mia vita questo cambiamento? Quali imprevisti potrei incontrare? Più informazioni e dettagli riusciamo a raccogliere, meno ci sentiremo spaventati. Seguire una traccia diventa un aiuto efficace per chiarire le reali motivazioni che ci spingono a stravolgere in parte o del tutto la nostra routine.

Prima di affrontare degli stravolgimenti, possiamo cominciare con fare chiarezza dentro di noi, perché il vero motivo della nostra voglia di cambiare potrebbe essere lì. Il nostro modo di vedere e di leggere la realtà è spesso filtrato e condizionato da schemi, idee, convenzioni che modificano la percezione dell’ambiente in cui ci troviamo, oltre che delle relazioni che intrecciamo. Il nostro disagio potrebbe nascere da questi.

Proviamo a fare un esempio: entrare in una stanza convinti che i presenti ci osservino per giudicarci ci fa assumere a priori un atteggiamento di difesa, che non avremo mai se pensassimo che quelle stesse persone ci stanno aspettando con gioia. La situazione è identica, ma non è la stessa. Per questo il primo grande cambiamento deve partire dal profondo di noi stessi, deve modificare gli schemi che costruiscono la nostra realtà e far emergere, tra le emozioni con cui guardiamo il mondo, quelle più serene.

Cambiare vuol dire scegliere una nuova direzione: orientiamo la bussola in accordo con i nostri reali bisogni, la rotta verrà da sé. E se succede che sentiamo il bisogno di una guida esterna, un percorso di life coaching con un esperto capace di ascoltare e orientare può essere la soluzione.

Tiziana Recchia
24/01/2019 • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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