Elogio dell’errore

Cosa facciamo quando ci troviamo di fronte a problemi complessi? Di solito attendiamo che un leader – sia esso un politico, uno scienziato, un manager ci illumini con la sua grande visione, contiamo sul dettagliato piano d’azione messo a punto dagli esperti o ci affidiamo alle infallibili intuizioni di un guru. In questo libro rivoluzionario Tim Harford dimostra che, nella maggior parte dei casi, nessuna di queste strade conduce a una soluzione. Il mondo in cui viviamo è tanto complicato e imprevedibile da rendere inutili, o addirittura nocive, le formule preconfezionate imposte dall’alto o l’expertise dei luminari. Occorre cambiare radicalmente approccio e ricordare come la natura stessa ha risposto a tutte le sfide: con l’evoluzione e l’adattamento. Intessendo abilmente psicologia, biologia, antropologia, fisica ed economia con brillanti resoconti di lezioni “dal basso”, l’autore costruisce un appassionato elogio dell’errore, mostrandoci come i fallimenti nel campo della lotta al terrorismo, dei cambiamenti climatici, della povertà e delle crisi finanziarie possano ispirare modelli e soluzioni vincenti. Ci vuole il coraggio, suggerisce Harford, ad uscire dal tracciato e introdurre innovazione e creatività negli affari e nella vita, di improvvisare (adattandosi) anziché pianificare dall’alto, di agire d’intuito a scapito delle regole.

 

Gli errori e i fallimenti sono l’unico modo per arrivare al successo. È questo il messaggio espresso in “Elogio dell’errore” di Tim Harford, economista, giornalista e divulgatore scientifico britannico. Il libro che vi consiglio questo mese ha un titolo che dice molto e leggendolo rivaluterete i vostri insuccessi e cambierete punto di vista su tutte le volte in cui avete pensato di mollare.
Tiziana Recchia